La scarsa presenza di fibre nell’alimentazione degli adolescenti aumenta già in questa fascia d’età il rischio di iperinsulinemia e di ipertensione
18 Gennaio, 2019
Assicurare all’alimentazione degli adolescenti un adeguato apporto di fibre totali, solubili e insolubili, riduce il rischio cardiometabolico che, già nella fascia d’età 14-18 anni, si manifesta con una aumentataprevalenzadi iperinsulinemia eipertensione.
La raccomandazione viene dal gruppo di studio statunitense che ha valutato le caratteristiche dell’alimentazione tipica di 754 adolescenti, maschi e femmine caucasici e afroamericani tra i 14 ei 18 anni, associando poi questi dati al loro stato di salute.
Va detto che le linee guida USA per il quinquennio 2015-2020 raccomandano l’assunzione quotidiana di 38 g di fibre totali (solubili più insolubili) per i maschi adolescenti e di 25 g quotidiani per le femmine. In questo studio, invece, l’assunzione media quotidiana di fibra totale da parte degli adolescenti maschi risultava pari a 12 grammi, mentre quella delle coetanee era in media di 9,9 grammi. Solo due adolescenti (su 754) raggiungevano gli apporti di fibra suggeriti.
Come nella popolazione adulta, anche tra gli adolescenti esaminati in questo studio la scarsa assunzione di fibre era associata ad aumento dei principali indici di rischio cardiometabolico:pressione arteriosa, glicemia e insulinemia a digiuno, indice HOMA-IR (indice di insulino-resistenza).
Questo studio dimostra quindi che l’impatto cardiometabolico negativo associato al deficit di fibra alimentare si manifesta già nella fascia d’età 14-18 anni, con caratteristiche simili a quelle riscontrabili negli adulti. I ricercatori ricordano infine che è necessario fornire entrambi i tipi di fibre: quelle insolubili per un miglior controllo della funzionalità insulinica e quelle solubili perché, accanto all’effetto positivo sul metabolismo degli zuccheri, si associano a un miglior controllo dei valori pressori, sia diastolici , sia sistolici.
Assunzione totale, insolubile e solubile di fibre alimentari e resistenza all’insulina e pressione sanguigna negli adolescenti.
Dong Y, Chen L, Gutin B, Zhu H.
Eur J Clin Nutr. 6 dicembre 2018. [Epub prima della stampa]
BACKGROUND/OBIETTIVI: Valutare le differenze di sesso e razza nell’assunzione di fibre, che sono poco studiate negli adolescenti, e indagare se un basso apporto di fibre insolubili e solubili sarebbe associato a un rischio più elevato di resistenza all’insulina e pressione sanguigna (BP).
SOGGETTI/METODI: Un totale di 754 adolescenti bianchi e neri, di età compresa tra 14 e 18 anni (49,2% neri; 50,3% femmine), erano stati precedentemente reclutati ad Augusta, Georgia, USA, tra il 2001 e il 2005. La dieta è stata valutata con 4-7 richiami dietetici indipendenti delle 24 ore.
RISULTATI: Il consumo medio giornaliero di fibra totale, insolubile e solubile era rispettivamente di 10,9, 6,7 e 4,0 g. Solo due adolescenti hanno rispettato la raccomandazione sull’assunzione giornaliera di fibre. Regressioni lineari multiple aggiustate hanno rivelato che l’aumento dell’assunzione di fibre alimentari dalle medie attuali ai livelli raccomandati (da 12 g a 38 g negli uomini e da 9,9 g a 25 g nelle donne) era associato a diminuzioni previste di 5,4 e 3,0 mg/dL di glucosio a digiuno, 7,0 e 5,0 mg/dL di insulina a digiuno, 1,6 e 1,1 HOMA-IR, 6,3 e 3,7 mm Hg SBP e 5,2 e 3,0 mm Hg DBP nei maschi e nelle femmine, rispettivamente (tutti p < 0,05). Inoltre, sia l’assunzione di fibre insolubili che solubili era inversamente associata all’insulina a digiuno e all’HOMA-IR (p < 0,05), mentre solo l’assunzione di fibre solubili è risultata essere associata alla pressione arteriosa (p < 0,05).
CONCLUSIONI: Il consumo di fibre negli adolescenti è molto al di sotto dei livelli giornalieri raccomandati in tutti i gruppi di sesso e razza. Un minore apporto di fibre di tutti i tipi è associato a un livello di insulina più elevato. L’assunzione di fibre ai livelli raccomandati può essere associata a benefici cardiometabolici significativi.
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