Alimentazione e rischio di diabete di tipo 2: il ruolo dei minerali presenti in tracce negli alimenti
19 Ottobre, 2023
Nella regolazione del metabolismo del glucosio giocano un ruolo importante diversi fattori, compreso la presenza di elementi come il ferro (Fe), il rame (Cu) e lo zinco (Zn), contenuti in tracce negli alimenti che compongono la nostra dieta. Le ricerche che hanno indagato l’associazione tra l’assunzione di questi elementi e il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, la patologia caratterizzata da livelli costantemente elevati di glucosio nel sangue, hanno tuttavia fornito fino ad oggi risultati contrastanti, indentificando in alcuni casi una correlazione positiva (e quindi sfavorevole) tra l’assunzione di ferro, rame e zinco e il rischio di sviluppare la patologia, e riscontrando in altri l’assenza di associazione al proposito.
I risultati di questo studio osservazionale, condotto in Corea su circa 16.000 soggetti di età superiore a 40 anni, confermano l’esistenza di un’associazione positiva tra l’apporto alimentare di ferro, rame e zinco e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 sia negli uomini che nelle donne. In particolare, la relazione con la patologia sembra più forte per l’assunzione alimentare a breve termine (rilevata cioè in tempi più recenti) che per l’apporto medio nel tempo degli stessi elementi, soprattutto negli uomini: tra i soggetti nel quartile con apporto a breve termine più elevato di rame, il rischio di diabete risultava infatti triplicato rispetto ai soggetti nel quartile con apporto più basso, mentre era raddoppiato nel quartile con apporto più elevato di zinco e di ferro. L’incremento del rischio era molto più modesto nella popolazione femminile.
Sebbene la natura complessa delle interazioni tra nutrienti e rischio di malattie richieda ulteriori indagini per delineare chiaramente il ruolo specifico degli elementi presenti in tracce negli alimenti nello sviluppo del diabete di tipo 2 e per valutare gli effetti delle variazioni dell’apporto con la dieta nel tempo, queste osservazioni appaiono comunque rilevanti in un’ottica di salute della popolazione generale.
La prevenzione della malattia diabetica, le cui diagnosi sono in progressivo aumento a livello globale, rappresenta infatti un obiettivo importante, sia per i costi di gestione elevati della patologia, e sia per il conseguente aumento del rischio di incorrere in complicanze gravi, quali la retinopatia diabetica, l’insufficienza renale, l’infarto miocardico.
Habitual intake of iron, copper, and zinc and the risk of type 2 diabetes in a prospective cohort: The CAVAS (Cardiovascular Disease Association Study)
Kim M.J., Woo H.W., Shin M.H., Koh S.B., Kim H.C., Kim Y.M., Kim M.K.
Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases. Published:October 05, 2023DOI:https://doi.org/10.1016/j.numecd.2023.10.001
BACKGROUND AND AIMS: Unlike iron, evidence of the association between dietary copper and zinc intake and type 2 diabetes (T2D) risk is limited. This study aimed to examine the prospective associations of dietary intake of iron (total, plant-based, and animal-based), copper, and zinc with T2D risk among adults aged ≥ 40 years.
METHODS AND RESULTS: For 16,666 participants, dietary intakes (baseline, cumulative average, and most recent) of iron, copper, and zinc were calculated from repeated food frequency questionnaires; a modified Poisson regression model with a robust error estimator was conducted. In men, positive associations between T2D and baseline dietary intake of Cu and Zn, cumulative average dietary intake of Fe (total and animal-based), Cu and Zn, and most recent dietary intake of Fe (total, plant-based, and animal-based), Cu, and Zn [most recent diet: for total Fe, IRR(95%CI)=1.93 (1.41–2.64); for plant-based Fe, 1.56 (1.15–2.11); for animal-based Fe, 1.44 (1.09–1.90); for Cu, 3.17 (2.33–4.30); for Zn, 2.18 (1.64–2.89)] were observed, where as in women, there were positive associations of only cumulative average dietary Zn intake and most recent dietary intake of plant-based Fe, Cu, and Zn [most recent diet: for plant-based Fe, 1.30 (1.01–1.68); for Cu, 1.62 (1.27–2.08); for Zn, 2.07 (1.61–2.66)].
CONCLUSION: Dietary intakes of iron (total, plant-based, and animal-based), copper, and zinc may be positively associated with T2D risk. These positive associations are predominantly observed in most recent diet and appear to be stronger compared to baseline and cumulative average diet.
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