La salute cardiometabolica correla in modo significativo con il tempo dedicato all’attività fisica
Aumentare il tempo trascorso in attività fisica moderata-intensa riducendo la sedentarietà è la strategia più efficace per migliorare o mantenere una buona salute cardiometabolica secondo l’analisi dei dati ottenuti nel progetto ProPASS
Consumo di tè e rischio cerebrovascolare: evidenze di un effetto protettivo da uno studio di randomizzazione mendeliana
Uno studio di randomizzazione mendeliana fornisce nuove prove dei benefici del consumo di tè per la riduzione del rischio di ictus dei piccoli vasi sanguigni
Secondo uno studio di intervento, la frequenza dei pasti modulerebbe gli effetti di una dieta antifiammatoria
Un digiuno notturno meno prolungato (ovvero un intervallo temporale più contenuto tra l’ultimo pasto di una giornata e il primo del giorno seguente) modula favorevolmente la risposta a una dieta a minore indice infiammatorio
L’adesione alla dieta mediterranea si associa a una riduzione del rischio di declino cognitivo
Uno studio francese basato su una valutazione metabolomica del pattern dietetico di soggetti in età avanzata conferma che il rischio di declino cognitivo si riduce al crescere dell’adesione alla dieta mediterranea
I dati di studi prospettici supportano gli effetti a lungo termine della dieta Portfolio in prevenzione cardiovascolare
L’adesione alla dieta Portfolio, misurata mediante un apposito punteggio, è risultata inversamente correlata al rischio cardiovascolare, coronarico e di ictus e ai livelli di fattori di rischio associati in tre coorti prospettiche statunitensi
I benefici del consumo regolare di cereali integrali sono presenti già a partire dall’età pediatrica
In questo studio randomizzato il consumo di avena e segale integrali, in sostituzione dei cereali raffinati, ha migliorato la colesterolemia e i livelli di trigliceridi e modulato la composizione del microbiota intestinale in bambini di 8-13 anni
L’apporto di fibra e la qualità dei macronutrienti che compongono la dieta si confermano essenziali per assicurare anni di vita in salute
I livelli di assunzione più elevati di fibra, carboidrati di buona qualità, acidi grassi omega-3 e proteine vegetali caratterizzano la dieta associata alla più lenta progressione dell’invecchiamento biologico rispetto a quello cronologico, in un campione rappresentativo della popolazione adulta statunitense
Alimentazione e rischio di diabete di tipo 2: il ruolo dei minerali presenti in tracce negli alimenti
Uno studio prospettico coreano conferma l’associazione positiva tra l’apporto con gli alimenti di ferro (indipendentemente dalla fonte), rame e zinco e il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nel tempo; i risultati suggeriscono che la relazione sia più significativa per i livelli di assunzione con la dieta più recente
L’aggiunta di zucchero potrebbe neutralizzare l’associazione favorevole tra aumento dei consumi di caffè e controllo del peso nel tempo
Un aumento del consumo di caffè (una tazzina in più al giorno) riduce il rischio di aumento ponderale nell’arco di 4 anni, secondo l’analisi dei dati di 3 studi prospettici; tale effetto sarebbe neutralizzato dall’aggiunta di zucchero, che comporterebbe un aumento seppur minimo del peso nei soggetti in sovrappeso e obesi
Omega-3: un aiuto anche nei pazienti con depressione?
La supplementazione con omega-3 favorirebbe la risoluzione degli episodi di natura depressiva, riducendo anche la severità dei sintomi, ma non ridurrebbe invece l’incidenza dei nuovi casi della malattia nei soggetti sani
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Carruba MO, Ragni M, Ruocco C, Aliverti S, Silano M, Amico A, Vaccaro CM, Marangoni F, Valerio A, Poli A, Nisoli E. Int J Environ Res Public Health. 2023 Mar; 20(6):5230.
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